Gli accantonamenti per vacanze non godute non sono fiscalmente ammissibili
La società attraverso la costituzione di un accantonamento per vacanze ha cercato di creare un’indebita riserva latente dal punto di vista del diritto fiscale, riducendo così artificialmente il suo utile imponibile

Professore ordinario in diritto tributario presso la SUPSI
Responsabile del Centro competenze tributarie e giuridiche della SUPSI
Of counsel at COLLEGAL Studio legale e notarile Attorneys at law, Lugano
Sentenza TF n. 9C_192/2024 del 3 luglio 2024; A. SA contro Autorità fiscale del Canton Ginevra.
La società ricorrente ha contabilizzato un accantonamento per tenere conto delle ferie parzialmente non godute da parte dei suoi dipendenti. Il Tribunale federale ha ricordato che, a norma dell’art. 63 LIFD, gli accantonamenti sono ammessi unicamente per gli impegni sussistenti nel corso dell’esercizio e il cui ammontare è ancora indeterminato. La creazione di riserve latenti mediante un accantonamento è in ogni caso vietata dal punto di vista fiscale.. La questione a sapere se l’accantonamento effettuato dalla società sia ammissibile dal punto di vista del diritto commerciale può, invece, rimanere aperta.
(Traduzione a cura di Fernando Ghiringhelli)