Incentivi al trasferimento in Italia di attività: il cd. reshoring
Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale

Fiduciario commercialista,
GISEV Family Office, Lugano
Il Legislatore italiano, all’interno di un rinnovato contesto macro-economico e politico, ha adottato delle importanti misure per tradurre in pratica il programma del Consiglio dell’UE volto a sostenere la reindustrializzazione e l’autonomia strategica aperta dell’UE. L’incentivo previsto è, in estrema sintesi, una riduzione del 50% delle imposte IRES e IRAP sul reddito derivante dalle attività trasferite in Italia, beneficio concesso per un limitato periodo temporale in funzione della dimensione dell’impresa e a determinate condizioni. Tale agevolazione di attrazione fiscale, per la sua effettiva entrata in vigore, dovrà inoltre ottenere il consenso della Commissione europea. Per le imprese attive in Svizzera, in particolare nel Canton Ticino, tali misure potranno certamente avere appeal in quanto presentano un forte elemento di attrazione, previa puntuale analisi delle tematiche fiscali in uscita dalla svizzera (exit tax). A distanza di qualche anno dall’abolizione dei regimi fiscali privilegiati le parti sembrano dunque invertite: avrà voce la Svizzera per quantomeno porre in evidenza questa concorrenza fiscale per cui invece in passato veniva messa sotto accusa?
- Il contesto di riferimento e i principi generali della norma
- L’ambito di applicazione dell’incentivo e l’autorizzazione della Commissione europea
- Le modalità di trasferimento dell’attività
- La detassazione ai fini IRES e IRAP
- La recapture
- Le possibili conseguenze per le imprese svizzere e per il Canton Ticino in particolare