La compatibilità del regime dei lavoratori impatriati con il regime dei neo-residenti
Nella risposta n. 159 del 22 luglio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità di passare dal regime dei cd. neo-residenti al regime dei lavoratori impatriati

Master of Advanced Studies SUPSI in Tax Law
Avvocato, fiduciario commercialista,
Managing director di AlTi Wealth Management (Switzerland) SA, Lugano
In una risposta ad un interpello, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità per i soggetti cd. neo-residenti, ovvero coloro che hanno trasferito la residenza in Italia e si sono avvalsi dell’opzione di imporre i redditi di fonte estera con l’imposta sostitutiva pari ad euro 100’000 (art. 24-bis TUIR), ora euro 200’000, di passare al regime dei lavoratori impatriati. La possibilità era già prevista dalla Circolare n. 17 del 2017. Tuttavia, nel caso in esame, il chiarimento riguarda la possibilità di optare per l’estensione del regime di un ulteriore quinquennio con effetto retroattivo. La risposta fornisce alcuni spunti di riflessione in merito alle recenti modifiche normative in peius di entrambi i regimi.