La tassazione delle pensioni svizzere percepite da soggetti residenti in Italia
Analisi degli aspetti fiscali italiani e svizzeri, tra opportunità di pianificazione e rischi di doppia imposizione
Fiduciario commercialista,
GISEV Family Office, Lugano
La disciplina relativa alla tassazione delle pensioni svizzere (AVS e LPP) percepite da soggetti fiscalmente residenti in Italia è uno dei temi sui quali legislatore e autorità fiscali sono intervenuti a più riprese nel corso degli ultimi anni. In particolare, il quadro legislativo italiano ha delineato un contesto fiscale fortemente favorevole per i contribuenti ivi residenti e percettori di pensioni svizzere. Sebbene con alcuni importanti distinguo, la normativa attualmente in vigore prevede, in linea generale, una tassazione forfettaria in Italia con una mite aliquota del 5% sulle pensioni svizzere derivanti da un impiego privato. Ciò costituisce un indubbio vantaggio riservato agli ex lavoratori svizzeri ritiratisi in Italia di cui per contro non beneficiano i percettori italiani di pensioni provenienti da uno Stato diverso dalla Svizzera. A fronte di questa tassazione di favor, la Divisione delle contribuzioni del Canton Ticino, nello specifico l’Ufficio dell’imposta alla fonte, ha compiuto un revirement negando, in talune ipotesi, l’applicazione dei benefici convenzionali ai titolari di pensioni svizzere tassate in Italia con l’imposta sostitutiva del 5%. Si prevede, dunque, l’insorgere di un contenzioso tributario a fronte di questa presa di posizione da parte del Fisco cantonale, sulle cui argomentazioni i giudici dovranno chinarsi per risolvere questa complicata vicenda.