La CGUE scardina la disciplina delle società di comodo ammettendo la detrazione IVA
Non può negarsi la detrazione IVA per il semplice motivo che l’importo delle operazioni sia considerato insufficiente

Avvocato Tributarista in Parma, Genova & Milano,
Cultore in Diritto Tributario, Università di Pavia
CGUE, causa C-341/22, Feudi San Gregorio Aziende Agricole SpA, del 7 marzo 2024.
Secondo la CGUE la disciplina delle società di comodo cozza con il diritto euro-unitario siccome: (i) la qualità di soggetto passivo IVA non è subordinata alla condizione che una persona effettui operazioni rilevanti ai fini dell’IVA il cui valore economico superi una soglia di reddito previamente fissata, la quale corrisponde ai ricavi che possono ragionevolmente attendersi dalle attività patrimoniali di cui tale persona dispone. Infatti, ciò che rileva al riguardo è esclusivamente il fatto che detta persona eserciti effettivamente un’attività economica; (ii) non si può negare la detrazione IVA per il semplice motivo che l’importo delle operazioni sia considerato insufficiente.