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2024/Edizione spciale Novità fiscali - FiTi/Diritto tributario internazionale e dell'UE/L’Ordinanza federale sull’imposizione minima e l’implementazione del Pillar 2 in Svizzera
Kathrin Egli Arginelli (2024) L’Ordinanza federale sull’imposizione minima e l’implementazione del Pillar 2 in Svizzera. Novità fiscali (Edizione spciale Novità fiscali - FiTi) pp. 45-51 ISSN 2235-4573
Diritto tributario internazionale e dell'UE
09/2024

L’Ordinanza federale sull’imposizione minima e l’implementazione del Pillar 2 in Svizzera

Un commento alle disposizioni previste dall’Ordinanza federale

Kathrin Egli Arginelli
Kathrin Egli Arginelli

Avvocato, LL.M. in International Taxation,
Esperta fiscale dipl.
Vicedirettrice della Divisione delle contribuzioni

Disclaimer

Disclaimer: le considerazioni del presente contributo sono espresse a titolo personale e non vincolano in nessun modo la Divisione delle contribuzioni

Il 1° gennaio 2024 è entrata in vigore l’Ordinanza federale sull’imposizione minima con la quale è stata introdotta l’imposta integrativa svizzera. Il Consiglio federale ha, invece, rinunciato per ora a porre in vigore le imposte integrative internazionali IIR e UTPR e valuterà in merito alla loro introduzione in un secondo tempo, tenendo conto della necessità di tutelare gli interessi della Svizzera. Dal punto di visto procedurale, l’Ordinanza federale sull’imposizione minima prevede il concetto dello “sportello unico” in base al quale, in linea di principio, solo un’unità operativa svizzera di un gruppo di imprese è assoggettata all’imposta integrativa e, di riflesso, solo un Cantone è competente per la tassazione e l’incasso dell’imposta integrativa, la quale deve essere ripartita tra la Confederazione e i singoli Cantoni in base ai principi stabiliti dalla Costituzione federale e dall’Ordinanza federale sull’imposta minima.

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