Carbon Border Adjustment Mechanism (o Carbon Tax)
Il Regolamento UE n. 2023/956 ha istituito la “Carbon Tax” sulle emissioni di carbonio in ingresso nell’area UE e i cui obblighi di reporting hanno impatto (anche) sulle imprese svizzere
Avvocato
Master of Advanced Studies SUPSI in Tax Law
Head of Tax & Customs DXT Commodities SA
Con l’Accordo di Parigi del 12 dicembre 2015, le Nazioni Unite hanno convenuto di limitare l’innalzamento della temperatura media mondiale, mentre l’UE si è impegnata a ridurre le emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori dell’economia e, durante il “Green Deal europeo” del dicembre 2019, la Commissione europea ha sostanzialmente definito una nuova strategia di crescita volta a trasformare l’UE in una società dotata di un’economia moderna, competitiva ed efficiente in ottica di risorse ambientali. L’obiettivo stabilito è ambizioso: non generare più emissioni nette (emissioni al netto degli assorbimenti) di gas a effetto serra entro il 2050 e favorire una crescita economica completamente dissociata dall’uso delle risorse. Nel maggio 2021 è stato ufficializzato il “Piano d’azione dell’UE: Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo” il cui obiettivo è la promozione di strumenti e incentivi per l’attuazione del principio “chi inquina paga” di cui all’art. 191 par. 2 TFUE, per favorire la graduale eliminazione dell’“inquinamento” gratuito. Sebbene l’UE abbia notevolmente ridotto le sue emissioni interne di gas a effetto serra, le emissioni incorporate nelle importazioni verso l’UE hanno registrato un aumento, compromettendo così gli sforzi compiuti per ridurle a livello mondiale. Dato che molti partner internazionali dell’UE attuano approcci politici con un diverso grado di ambizione in materia di clima, il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e, quindi, di neutralizzazione delle misure ecologiche messe in atto dall’UE è concreto e importante. Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) mira a sostituire questi meccanismi di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, garantendo un prezzo del carbonio equivalente sia per le importazioni che per i prodotti interni.