Lavoratori da remoto e “gitani del web”: le iniziative delle istituzioni europee per disciplinarne gli aspetti fiscali
Breve rassegna delle più recenti proposte unionali di coordinamento della fiscalità del telelavoro transfrontaliero

Docente a contratto di Diritto tributario europeo,
College of Europe, Bruges
Ex funzionario della Commissione europea
(affari fiscali internazionali)
Gli interventi legislativi di alcuni Stati membri nel campo del telelavoro, finalizzati ad attirare nuove basi imponibili, e quelli adottati dagli altri Stati per contrastare gli effetti negativi di tali misure di favore, hanno sicuramente un’incidenza sul buon funzionamento del mercato interno potendo causare distorsioni sull’allocazione dei fattori produttivi. L’UE, tuttavia, solo in rare occasioni (ad es., nel caso della fiscalità del risparmio, con un’iniziativa che ha avuto ripercussioni anche in Svizzera) è intervenuta per armonizzare e/o coordinare la fiscalità delle persone fisiche: che sia questa la volta buona? hearing
- Premessa
- Il telelavoro transfrontaliero e il “nomadismo digitale”: nuove sfide fiscali per l’UE
- Il “Parere d’iniziativa” del Comitato economico e sociale
- I lavori della Piattaforma sulla “good governance” fiscale e le altre iniziative della Commissione europea
- L’udienza pubblica del Parlamento europeo e i lavori del Sottocommissione per le questioni fiscali (FISC)
- Conclusioni