Residenza fiscale: presunzione relativa o probatio diabolica?
Note a commento in tema di residenza fiscale
Fiduciario commercialista,
GISEV Family Office, Lugano
Corte di Cassazione, ordinanza dell’11 ottobre 2022, n. 29635 e ordinanza del 6 giugno 2022, n. 18009.
Ancora una volta la giurisprudenza di legittimità italiana fornisce utili spunti di riflessione in tema di residenza fiscale, specialmente nel noto caso di cittadini italiani trasferitisi in un Paese considerato, a questi fini, ancora black list. L’art. 2, comma 2-bis, TUIR prevede un’inversione dell’onere probatorio in caso di trasferimento di residenza in un Paese definito fiscalmente privilegiato ai fini IRPEF. Svizzera e Principato di Monaco, destinazioni anche per vicinanza geografica popolari per i cittadini italiani, fanno ancora parte di questo elenco e pertanto i trasferimenti di residenza fiscale verso tali Paesi meritano sempre grande attenzione, non solo per i cd. High Net Worth Individuals (HNWIs), ma anche per i contribuenti ordinari. Nelle sentenze in commento la Cassazione torna sul tema, dando una chiave di lettura che riporta tale inversione nell’alveo di una presunzione relativa.