Il ricupero d’imposta degli elementi sottratti dal de cuius nei confronti del coniuge superstite
Quando si tratta di attribuire dei valori patrimoniali al marito deceduto o alla vedova, si applica la presunzione dell’art. 200 CC. In mancanza di prove che i beni appartengono all’uno o all’altro coniuge, si deve presumere che entrambi i coniugi ne siano comproprietari

Professore SUPSI di diritto tributario
Responsabile del Centro competenze tributarie della SUPSI
Of counsel at COLLEGAL Studio legale e notarile Attorneys at law, Lugano
Sentenza TF n. 2C_826/2019 del 17 marzo 2020. Ricupero ordinario d’imposta; art. 151 e 153a LIFD, art. 200 CC.
Il coniuge superstite non può beneficiare della procedura semplificata di ricupero d’imposta per gli eredi in relazione agli elementi fiscali che egli stesso ha sottratto. Se non è possibile dimostrare che uno dei coniugi era l’unico proprietario dei beni oggetto del ricupero d’imposta, si applica la presunzione di comproprietà di cui all’art. 200 CC. Di conseguenza, una metà dei valori sottratti sarà assoggettata al ricupero semplificato e l’altra metà al ricupero ordinario.
(Traduzione a cura di Fernando Ghiringhelli)
- I fatti
- Autodenuncia degli elementi di reddito e di sostanza da parte dell’esecutore testamentario
- Per l’Amministrazione fiscale zurighese anche il coniuge superstite ha sottratto elementi imponibili!
- Per Tribunale amministrativo non è possibile dimostrare con certezza gli elementi sottratti dal coniuge superstite
- L’Amministrazione fiscale zurighese non è d’accordo con questa decisione
- Il ricorso al Tribunale federale
- L’istituto del ricupero delle imposte sottratte
- L’istituto semplificato del ricupero delle imposte sottratte per gli eredi
- La giurisprudenza del Tribunale federale sul ricupero semplificato d’imposta quando il coniuge superstite ha qualità di erede
- L’onere della prova in caso di ricupero delle imposte
- Le considerazioni dei giudici cantonali nel caso di specie
- Le motivazioni dell’Amministrazione fiscale cantonale
- Secondo i giudici dell’Alta Corte il Tribunale cantonale ha agito in modo non conforme al diritto federale
- Le argomentazioni della convenuta non convincono i giudici dell’Alta Corte
- Conclusioni