2023/N°2/Rassegna di giurisprudenza di diritto tributario italiano/Apertura coattiva di borse sigillate e simili da parte dei verificatori e consenso del contribuente
Anna Barilà (2023) Apertura coattiva di borse sigillate e simili da parte dei verificatori e consenso del contribuente. Novità fiscali (2) . pp. 134-143 ISSN 2235-4573

Rassegna di giurisprudenza di diritto tributario italiano

02/2023

Apertura coattiva di borse sigillate e simili da parte dei verificatori e consenso del contribuente

La Suprema Corte sposa l’orientamento giurisprudenziale per cui la “coattività” dell’apertura si configura solo in assenza di un libero consenso alla stessa, anche “implicitamente” prestato

Anna Barilà
Anna Barilà

Dottore Magistrale in Giurisprudenza, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Cultore della materia in Diritto tributario
Praticante Avvocato
anna.barila98@gmail.com

Cass. civ. Sez. Un., sentenza 2 febbraio 2022, n. 3182.

A fronte del contrasto giurisprudenziale in tema di presupposti per il sorgere dell’obbligo di cui all’art. 52 comma 3 D.P.R. n. 633/1972, le Sezioni Unite sono state adite per fare chiarezza sul punto. Gli Ermellini hanno sciolto i dubbi interpretativi sulla disposizione affermando che l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria all’apertura di pieghi sigillati, casseforti e mobili di genere prescritta in materia IVA dal citato art. 52 comma 3 (e necessaria anche in tema di impose dirette, in virtù del richiamo contenuto nell’art. 33 D.P.R. n. 600/1973) non è necessaria qualora il contribuente presti il proprio consenso, anche in modo implicito, all’apertura. Peraltro non è necessario, ai fini della validità del consenso, che il contribuente venga preventivamente avvertito della possibilità di opporsi e della necessità, in tal caso, dell’autorizzazione giudiziaria.

Indice

  1. I. I poteri istruttori dell’Amministrazione finanziaria: un inquadramento generale
  2. II. La rilevanza della questione risolta dalla Suprema Corte
  3. III. Le criticità della soluzione prospettata dalla Suprema Corte: violazione dei principi di eguaglianza e di ragionevolezza
  4. IV. Un confronto con la disciplina processual-penalistica dell’esercizio da parte della polizia giudiziaria di poteri ispettivi analoghi
  5. V. La violazione del diritto alla difesa del contribuente
  6. VI. La portata garantistica dell’art. 52, comma 3, D.P.R. n. 633/1972
  7. VII. Conclusioni

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