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Senior Research Associate, International Bureau
of Fiscal Documentation, Amsterdam
Docente a contratto (Diritto Tributario Internazionale),
Università Bocconi, Milano
Chargé de Cours (Diritto Tributario Internazionale),
Università di Friburgo, Friburgo
Il contributo affronta la traiettoria e le possibili prospettive evolutive del ricorso a safe harbour basati su predeterminazioni nell’ambito dei prezzi di trasferimento. Vengono in particolare affrontati, sia alla luce delle raccomandazioni OCSE, sia alla luce di una prospettiva comparata, quattro ambiti ritenuti paradigmatici in tale frangente. Segnatamente, l’area dei servizi infragruppo, l’area delle remunerazioni infragruppo derivanti dall’utilizzo di intangible, l’area dei finanziamenti infragruppo e l’area delle operazioni di distribuzione e marketing, anche alla luce del cd. “Importo B” nell’ambito del cd. “Pillar 1” rientrante nel progetto di riforma della tassazione internazionale dell’economia digitale promossa dall’OCSE sotto l’egida del G20. Nei diversi contesti si evidenzia la dialettica fra gli approcci unilaterali adottati da alcuni Stati e la sintesi di cui, con alcune rilevanti eccezioni, l’OCSE pare essersi fatta in qualche modo garante, contribuendo così all’ulteriore propagazione di siffatti approcci e, a livello teorico, al possibile ripensamento di alcuni postulati fondamentali alla base del principio arm’s length.